Vitamina D: carenza e benefici della supplementazione

Spesso si sottovaluta l’importanza della vitamina D, amica preziosa che svolge diverse e fondamentali funzioni all’interno del nostro organismo. I suoi benefici sono vari: garantisce una ottimale densità ossea, prevenendo così osteopenia e osteoporosi, mantiene una muscolatura migliore e ottimizza la funzione immunitaria. Recenti studi hanno anche dimostrato che riesce a ridurre il rischio di tumori. L’ideale è associare buoni livelli di vitamina D a giuste dosi di calcio, magnesio, estrogeni e movimenti fisico quotidiano.

Spesso si crede, sbagliando, che bassi livelli di vitamina D siano legati all’obesità o all’età. In realtà i livelli di Vitamina D nel sangue non dipendono dall’anagrafe ne dal peso, quanto piuttosto dalla quantità di esposizione alla luce solare. Molte persone, giovani e magre ma con la pelle chiara (motivo che le spinge a esporsi poco al sole) hanno livelli di Vitamina D molto bassi.

La soluzione è la supplementazione. Comune tra le persone anziane riscontrare bassi livelli di Vitamina D, la cui causa è facilmente individuabile nel restare molto in casa. In assenza di sole, infatti, la vitamina D non può essere attivata, considerato che il processo avviene proprio in corrispondenza della cute.

Il fatto che si riscontri più spesso una bassa quantità di vitamina D nelle persone obese è da ricercare in cause indirette, come ad esempio una tendenza di questi ultimi a esporsi meno al sole d’estate o in generale a coprirsi di più o a svolgere meno ore di attività fisica all’aperto.

Ma i motivi che possono portare a bassi livelli di Vitamina D sono molti. Importante dunque dosarla, e nel caso sia effettivamente bassa, supplementarla con integratori o cure idonee consigliate dal medico. I periodi ideali sono da ottobre ad aprile/maggio, e tendenzialmente più al Nord dove la luce solare, nei mesi invernali, è davvero merce rara. Chi abita al Sud invece, dove anche a dicembre non è raro avere splendide giornate di sole, dovrebbe semplicemente prendere l’abitudine di fare lunghe passeggiate all’aria aperta di giorno più spesso possibile.

Tra i cibi con il più alto contenuto di vitamina D ci sono:

– alcuni pesci come il salmone, la trota salmonata, lo sgombro, il tonno, le sardine e il merluzzo;

– lo yogurt intero o nel latte intero;

– le uova dove la vitamina è presente nel tuorlo;

– i funghi;

– le verdure a foglia larga come bietole, cicoria, broccoli e cavolo nero;

Come in tutte le cose, bisogna stare attenti a non superare le dosi consigliate per non rischiare di trasformare questo elemento tanto utile alla nostra salute in qualcosa di dannoso.

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